Lunedì 7 ottobre AIS Lazio ha dato il via al nuovo anno sociale con il grande banco d’assaggio dedicato al Consorzio dei produttori dell’Oltrepò Pavese presso l’Aroma Lifestyle Hotel di Roma.
“Un’occasione unica che ci ha fatto scoprire ed apprezzare i vini di questa rinomata regione vinicola. Siamo pronti per iniziare un nuovo anno sociale, che promette di essere ricco di eventi e appuntamenti imperdibili. Quest’anno in realtà abbiamo fatto un’anteprima sempre qui a Roma, con una degustazione insieme ai produttori di Châteauneuf-du-Pape, un evento che ha riscosso grande successo.” ha commentato Francesco Guercilena Presidente dell’Ais Lazio.
L’Oltrepò pavese si trova in Lombardia, a sud di Pavia, ed è attraversato dal 45° parallelo, detto anche il parallelo del vino, perché lambisce diverse zone considerate ideali per la viticoltura, come ad esempio Bordeaux.
Dai dati del Consorzio, gli ettari vitati sono 13500 e “l’Oltrepò Pavese vantava ben 225 vitigni autoctoni. Oggi sono poco più di 10 quelli di maggior diffusione, con la tendenza da parte di alcuni produttori storici di recuperare le più evidenti testimonianze del passato, come ad esempio l’Uva della Cascina o la Moradella.” (fonte: https://www.consorziovinioltrepo.it/vini-vitigni/)
26 aziende e 54 vini a rappresentare il Consorzio, tra cui tante bollicine, metodo classico di Pino Nero, Cruasè, Butafuoco, Bonarda e Pinot Nero in purezza, dal più giovani alle riserve.
Come sempre una degustazione gradevole, dosata dai sommelier di tutte le delegazioni del Lazio, mentre venivano consegnati i diplomi ai neo sommelier, come ad ogni inizio e fine anno sociale.
Non è mancata la Masterclass dedicata, tenuta dalla delegata AIS di Pavia, Miriam Prencisvalle che ha portato e raccontato otto referenze, dedicate al Pinot Nero nelle versioni spumate sia bianca sia rosata e il pinot nero in rosso, per presentare il consorzio:
Paolo Verdi – Oltrepò Pavese DOCG Metodo Classico Vergomberra;
Ca di Frara – Oltrepò Pavese DOCG Metodo Classico Pinot Nero Brut Nature T4;
Torre degli Alberi – Oltrepò Pavese DOCG Metodo Classico Pinot Nero Rosé Brut 2020 Cruasé;
Calatroni – Oltrepò Pavese DOCG Metodo Classico Pinot Nero Rosé Brut Norema 2021;
Cordero – Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese DOC Tiamat 2022;
Conte Vistarino – Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese DOC Bertone 2020;
Tenuta Mazzolino – Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese DOC Noir 2020;
Travaglino – Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese DOC Riserva 2021 Poggio della Buttinera.
La delegata ha raccontato le tre cose importanti che bisogna ricordare del Pinot nero dell’Oltrepò Pavese: la prima è la biodiversità del territorio; abbiamo terreni eterogenei e quindi visioni differenti di Pinot Nero. La seconda è l’eleganza di questo territorio; qualità e pulizia, nitidezza dei profumi, dei sapori che distinguono il pinot nero dagli altri territori di produzione. La terza è il grandissimo potenziale, sono vini infatti che possono migliorare e che possono dare il meglio di sé, con il trascorrere del tempo anche in previsione di anni futuri.
Questo è solo l’inizio di un anno ricco di degustazioni.
Parola di Antonella