Storia delle donne di Napoli
Credo che l’egregio lavoro di Yvonne Carbonaro “Storia delle Donne di Napoli” possa ben riassumersi con una citazione di Maya Angelou: “Ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne”. Il volume ospita infatti lo spazio e il tempo in cui si portano a compimento le esistenze di donne coraggiose, direi ardite, attraverso le quali è possibile ricostruire il percorso di emancipazione della donna nel panorama sociale e culturale del nostro paese.
Eroine del loro e del nostro tempo, protagoniste della storia personale e collettiva della città e non solo. Una città che rappresenta la discriminante per individuare i caratteri socioculturali che hanno formato le protagoniste di questo volume. Donne che “si raccontano” per farne riscoprire la storia ma anche l’identità meno popolare. Ci scontreremo così con la misericordia e la seduzione, con la povertà d’animo e la ricchezza spirituale, ma anche con quella materiale; affascinati dalla storia e dalla mitologia, avvinghiati ad un drappo di realtà del quale la Carbonaro ha saputo tessere i fili con maestria da storica e da attenta osservatrice. Un lavoro curato, come nello stile della scrittrice, nei minimi dettagli, caratterizzato anche dalla presenza di immagini artistiche che arricchiscono la lineare e diretta narrazione. Un’opera che sebbene tratti di periodi storici già oggetto di altre pubblicazioni rimane nel suo genere unica. Un lavoro permeato dal contesto culturale familiare nel quale la scrittrice si è formata e del quale si ha riscontro nelle sue numerose pubblicazioni; in particolare nei lavori che ella ha dedicato al padre, figura indelebile nel cuore, ma anche nella mente e nell’animo della scrittrice.
ANNA DI FRESCO