Assunta strofina forte i gradini, con tutta la forza che ha; le hanno detto che il virus è pericoloso, e che se qualcuno in quel bel palazzo al Vomero si ammala, allora tutto il palazzo va in quarantena. La quarantena la spaventa più del virus, quello è il suo lavoro, e con quel lavoro loro mangiano.
Ciro è a casa, la pizzeria ha chiuso da qualche settimana, e di camerieri non ne servono più. Anche Enzo è a casa con il papà, pure il bar ha chiuso e lui aveva cominciato solo da qualche settimana, neanche il tempo di mettere insieme i soldi per quel paio di scarpe che gli piacciono tanto. Stamattina raggiungere quel bel palazzo al Vomero è stato difficile, con la mascherina non si respira e senza permesso è meglio non prendere i mezzi pubblici, non si può andare a lavorare se il lavoro non esiste, e le scale da fare a piedi dal centro di Napoli sono tante.
Da qualche giorno non vede più l’avvocato, quello gentile che ogni tanto le regala un sorriso ed una volta anche due chiacchiere, non come quelli che passano e non alzano nemmeno la testa. Eppure si è preparata il discorso, magari può aiutarla a capire perché non le hanno dato il reddito, solo perché Ciro l’anno scorso lavorava, ma adesso non lavora più ed in quella pizzeria come cameriere “arrangia” solo. Meno male che il computer a Serena l’hanno dato i nonni, così può studiare da casa come le sue amiche.
Assunta strofina forte, ha visto in TV tutti quei morti, ha visto piangere anche i dottori ed ha paura per la sua famiglia. Ha cercato di capire cosa si può fare, ma c’è chi dice che questo virus non esiste, chi dice che ucciderà tutti, chi dice che la cura arriverà l’anno prossimo. Bisogna aspettare, stare a casa, non incontrare nessuno e lavare bene le mani. Anche Ciro è preoccupato, ha parlato con i suoi amici ma quelli pensano che sia tutta un’esagerazione perché è solo un’influenza, tranne Antonio che si è chiuso in casa e non vuole sentire e vedere più nessuno. Anche sulla chat delle mamme non si capisce nulla, nessuna che spiega bene la questione, tutte se ne stanno a casa. Ma come si sta a casa senza lavorare?
La spesa è un problema, di soldi in casa ne sono girati sempre pochi, e se Ciro ed Enzo non lavorano non riescono a pagare ’o pesone. Ha sentito in TV che daranno soldi a tutti, ma se non passa l’avvocato come fa a sapere se è vero? Al CAF c’è fila dalle 5 di mattina, e ti passano pure avanti. Stasera deve dire a Ciro di informarsi meglio, di mettersi in fila alle 4,30 e di parlare al prete che sta distribuendo il cibo, ma senza dire niente a Enzo e Serena, che vergogna.
Assunta strofina forte, la mascherina la fa sudare, e al terzo piano ci sono quelle piante che la fanno sempre starnutire, spera che non passi nessuno, nemmeno l’avvocato; il portiere le ha detto che al palazzo di fronte hanno mandato via l’impresa, hanno sentito tossire nel palazzo mentre lavavano le scale.
Stasera deve stare più attenta a quello che dicono in TV, oggi forse dicono che riaprono e che Ciro può tornare a lavorare, forse la pizzeria lo chiama per qualche ora e così almeno ‘o pesone si riesce a pagare, che poi è quello del mese scorso perché con i soldi delle scale hanno potuto fare solo la spesa.
Forse questo virus è più cattivo con la povera gente? Tanti altri stanno a casa e lavorano, oppure stanno a casa e li pagano lo stesso, oppure forse sono ricchi e cantano dal balcone e scrivono su facebook quanto stanno ingrassando senza andare in palestra. Ma i medici, gli infermieri, tutti quei morti, le facce preoccupate in fila al CAF; no, questo virus è cattivo e basta.
Assunta strofina forte, con tutta la forza che ha; se pulisce bene, domani forse riaprono.