Con le sue 64 pagine “Elogio al Reddito di cittadinanza”, appare quasi un vademecum, un piccolo prontuario da portare sempre con sé, in grado di fornire risposte a quanti hanno guardato con sospetto a quel Decreto Legge del 28 Gennaio 2019, che stabiliva un sostegno economico alle famiglie ed un percorso per il reinserimento nel mondo del lavoro.
Domenico Raio, autore napoletano di numerose opere di narrativa umoristica, saggi storici e volumi fotografici, affronta in questo suo lavoro un tema difficile e doloroso. Partendo da quella che presumibilmente trattasi di un’esperienza personale, l’emigrazione del padre in Germania, ritiene che questo “Reddito di cittadinanza”, sia stato sottovalutato e forse anche frainteso, rispetto al valore ed alla speranza che invece in tante famiglie ha offerto. Parlare di povertà, disoccupazione, incertezze verso il futuro dei giovani è sicuramente una tematica complessa, lui lo fa con semplicità e precisione citando tutti i vantaggi che questo “aiuto”, può generare. E così si passa da un benessere “psicologico” a quello definito
“indennizzo ai giovani per l’allungamento dell’età pensionabile”, dalla “spinta all’economia” alla “possibilità di stemperare delle tensioni inter-familiari”. Insomma un toccasana privo di controindicazioni, che potrà solo far sentire meno soli, meno abbandonati e parte integrante di un solido sistema socio economico.
Ad arricchire le riflessioni, intervallare le parole, tanti schizzi a matita in rigoroso bianco e nero. Un modo per amplificare i tempi e permettere anche ad un distratto lettore di fermarsi, di prender fiato e valutare questo “Reddito di cittadinanza” senza preconcetti o false interpretazioni.
Renata Buonaiuto