Il 5 febbraio sono ripartiti gli eventi capitolini di GoWine, nella nuova sede, quella del Grand Hotel Palatino in via Cavour, struttura quattro stelle nel quartiere Monti, a pochi passi dal Colosseo. Una sala raccolta, quella dell’evento, dove poter degustare serenamente  come sempre, anche grazie al consueto ingresso su tre turni.

Altra novità è stata l’etilometro, un servizio utile viste le recenti modifiche al codice della strada in materia di limiti di alcol consentiti alla guida. Un euro a soffio e “passa la paura”

Il primo appuntamento romano dell’anno è stato dedicato alla Puglia, una regione sicuramente vocata alla viticoltura e in espansione comunicativa, anche grazie all’affermazione sul mercato di alcune cantine. La Puglia però non è solo Primitivo e Negramaro, anzi. E’ infatti sulla comunicazione e valorizzazione dei vitigni autoctoni meno noti che spesso si basa la sfida dei vignaioli.

A dimostrazione di ciò gli otto produttori presenti hanno portato la vasta gamma di vini prevalentemente realizzati con vitigni autoctoni da degustare in purezza.

Uno spaccato delle identità produttive pugliesi, provenienti dalle province di Foggia, Bari e Lecce che hanno portato oltre a più noti Negramaro e Primitivo, anche Nero di Troia, Susumaniello, a bacca rossa, Verdeca, Minutolo, Bombino a bacca bianca.

Come sempre ne abbiamo degustate e ve ne riportiamo solo alcune:

Erano presenti i produttori:

BORGO TURRITO – Foggia

CANTINA FIORENTINO – Galatina (Le)

D’ALFONSO DEL SORDO – San Severo (Fg)

L’ASTORE MASSERIA – Cutrofiano (Le)

LEONE DE CASTRIS – Salice Salentino (Le)

MAZZONE – Ruvo di Puglia (Ba)

RIVERA – Andria (Bt)

TERRE DI MARIA – Orta Nova (Fg)

La carrellata presentata da Cantina Fiorentino di Galatina (LE) in degustazione prevedeva anche i campioni di vasca dei rosati di Negroamaro, Primitivo e Susumaniello. Molto interessante Piromàfo del 2019, Negramaro 100% che trascorre un anno in botte grande ed è un vino che non viene prodotto tutti gli anni. Ottimi anche i taralli offerti al banco!

Altra ampia offerta è quella di Mazzone, azienda agricola di Ruvo di Puglia (BA), che ha proposto il Nero di Troia in tante versioni, dal metodo classico all’annata 2015 affinata in legno. Dal profumo ampio e sorprendente freschezza, è il passito di Minutolo,  Collezione Jazzisti, prodotto solo nelle annate più asciutte. Degni di nota sono i tappi che rappresentano i supereroi: Batman, Superman e Wonder Woman!

Tra i produttori presenti anche Rivera, con i suoi tradizionali Pungirosa e Il Falcone,  e Leone de Castris con il Five Roses, noto come il primo rosato imbottigliato in Italia.

Della provincia di Foggia c’è poi l’azienda D’Alfonso del Sordo, che a San Severo ha vigne dell’età di 60 anni, da cui produce il suo cru Guado San Leo 100% Nero di Troia di cui aveva l’annata 2019. Molto interessante anche il Centofàte, Bombino bianco spumantizzato con il metodo Martinotti “lungo”, così definito dal produttore.

Della stessa provincia è Terre di Maria di Orta Nova (FG), giovane impresa presentata dalla coppia Cataldo Faretra di cui Cataldo è fondatore insieme alla famiglia. Con Giovanna Giacobbo, figlia del noto Giovanni Giacobbo, Terre di Maria produce anche il Torre Clava, un primitivo in purezza raccolto tardivamente per ottenere una surmaturazione in pianta. In crescita la linea Neolitico, espressione dei vitigni della zona, Primitivo, Nero di Troia, Susumaniello e Verdeca.

Variegata anche la proposta della sezione enoteca con dieci cantine raccontate dai sommelier di servizio.

CANTELE – Guagnano (Le)

CASTEL DI SALVE – Tricase (Le)

CONTI ZECCA – Leverano (Le)

DOMUS HORTAE – Orta Nova (Fg)

I PASTINI – Martina Franca (Ta)

LONGO ALBERTO – Lucera (Fg)

POLVANERA – Gioia del Colle (Ba)

SANTA LUCIA – Corato (Ba)

 SCARPELLO – San Pancrazio Salentino (Ba)

ROBERTO SERIPANNI FIRULLI – Gioia del Colle (Ba)

Qui abbiamo assaggiato un giovane Cacc’e Mmitte Doc di Lucera

dell’azienda Longo Alberto appunto di Lucera e un corposo Armècolo delll’Azienda Castel di Salve di Tricase (LE), un Blend di Negroamaro 80%; Malvasia Nera di Lecce 20%.

Insomma, un veloce ma qualitativamente soddisfacente viaggio nella viticultura pugliese.

Antonella De Cesare