IO NON HO PAURA
Ore 11, solito salone affollato, mascherine a gogò; l’aria è impastata di caldo e la tensione spalleggia, sguardi di attesa che fissano il display con i numeri che scorrono.
Lampeggia il mio! U24 stanza 5. Ascensore, passi lenti aiutati da bastoni colorati azzurro cielo, nel corridoio già inizia la visita: “niente di buono” penso.
Ed è così purtroppo: Flebo, cura nuova per i dolori, attesa che passi.
Ancora una nuova lotta, dovrei essere abituato, ma non è mai il momento giusto.
Come potrebbe esserlo!
Il mio corpo incassa un altro colpo nel modo più distratto possibile, e come sempre si parte dall’uno a zero per te. Ma stavolta ti ho guardato dritto negli occhi, chiedendoti di lasciarmi in pace con tono deciso. Ho da fare ora, non posso perdere troppo tempo con te, mi spiace. La nostra strana storia d’amore dipende sempre e solo da te.
Ora la testa è sgombra da tutto, è piena di te brutta stronza. Sono lucido, pronto per te.
Infilo i guantoni ed il paradenti, batto due volte i pugni, eccomi in posizione. Sono pronto, vieni, io non ho paura.
MAURO GALLIANO
