TIRAMISU’

 

Lo scorso lunedì si è spento Roberto “Loli” Linguanotto conosciuto come l’inventore del dolce al cucchiaio più famoso del mondo: Il Tiramisù. Notizia simile fu pubblicata nell’ottobre del 2021: “E’ morto Aldo Campeol, il padre del Tiramisù”. Non c’è nessun errore, a creare questo dolce furono, infatti, Aldo Campeol e Roberto Linguanotto negli anni ‘70 nel ristorante di Treviso “Le Beccherie”, grazie allo stimolo di Alba, la moglie di Campeol, che era alla ricerca di un dolce nuovo, diverso.

Come spesso accade, potrebbe essere stato galeotto un involontario errore, come quello di aggiungere il mascarpone ad un mix di uova e zucchero cercando di realizzare un gelato, o un dolce porzionabile.

Altra leggenda narra che si tratti della rivisitazione dello zabaione. Pare che accanto al ristorante ci fosse una casa di appuntamenti dove la maitresse serviva agli avventori il dessert prima di rientrare a casa perché potessero adempiere ai doveri coniugali e le mogli non si accorgessero della scappatella: «Desso ve tiro su mi». Leggenda plausibile sia per i calorici e sostanziosi ingredienti del dolce, sia per l’etimologia del nome, in veneto Tiramiseu.

Questo è anche il nome del sito dove si trova la ricetta originale ideata da Campeol e Linguarotto, definita “legittima”, ovvero quella fatta con uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao. Accanto c’è anche la “Ricetta/Evoluzione” che prevede varianti in sostituzione dei savoiardi e /o del mascarpone.

Anche sul sito dell’Accademia Italiana della Cucina, che certifica il Tiramisù, ci sono una ricetta originale, e una ritrovata con ingredienti insoliti: ai consueti  uova, zucchero, mascarpone e cacao, si aggiungono caffè d’orzo, mollica di pane e prosecco; effettivamente siamo in veneto!

Le rivisitazioni della ricetta sono state anche figlie dei luoghi e dei cambiamenti delle epoche, creando versioni diverse in base ad esigenze economiche, di igiene o di salute.

Tra gli esempi, le epidemie di salmonellosi che si sono susseguite nel tempo. La salmonella è infatti un infezione che si può contrarre ingerendo alimenti contaminati, se consumati crudi, come le uova, che nella preparazione del suddetto dolce, infatti,  non vengono cotte. 

“Nel 2021 la salmonellosi è stata, tra l’altro, la seconda malattia zoonotica più segnalata nell’UE, con 60.050 casi ovvero un aumento del 14,3% del tasso di notifica nell’UE rispetto al 2020.”

O ancora il misterioso caso del 1996 di contaminazione da botulino di una  confezione di mascarpone industriale prodotto da una nota ditta italiana di prodotto caseari.

Tuttavia, c’è da dire, che le successive versioni del famoso dolce veneto non sono da attribuire alle problematiche sanitarie succitate.   

Il Friuli-Venezia Giulia contende con il Veneto la paternità del Tiramisù e ad onor del vero le versioni ideate a Carnica (con formaggio fresco) e Gorizia sono entrate nel 2017 a far parte della lista del Ministero delle Risorse Agricole e Alimentari come “Prodotti agroalimentari tradizionali” regionali. La vera differenza con la ricetta veneta è l’assenza del mascarpone!

Ai giorni nostri le rivisitazioni del Tiramisù lo vedono con ingredienti sempre diversi, scomposto e con forme molto lontane dal dolce al cucchiaio che conosciamo. Nel 2021 l’evento “L’altra faccia del Tiramisù” ha premiato 12 ricette di giovani cuochi, che potremmo definire anche artisti, vista la bellezza estetica dei dessert serviti. Tra gli altri il Bestiozzotto al Tiramisù, un vero e proprio panino al latte con dentro una crema di mascarpone, ma con l’aggiunta di fichi, crumble al caffè e cioccolato.

A Roma la Pizzeria Seu, di Pier Daniele Seu, ha omaggiato il dessert dandogli parte del suo cognome: il “Tiramiseu”, una purea di savoiardo, crumble di cioccolato salato, crema pasticcera al mascarpone, polvere di cacao, gel al caffè.

Non stupisce, quindi, che esista un contest come il “Tiramisù World Cup”, una competizione, aperta stavolta a non professionisti, maggiorenni, per decretare il Campione del mondo e il Campione del Mondo Junior. Anche quest’anno l’evento si terrà nella città natale del dolce, Treviso, ad Ottobre.

Insomma, quali siano le influenze o le versioni, il Tiramisù è tra i dolci più ricercati nel web, più presenti nei menù dei ristoranti e tra i più ordinati in delivery, dai dati della Mappa del cibo 2023 di Justeat, presentata in occasione del Tiramisù Day 2021. Il 21 Marzo è la Giornata Internazionale del Tiramisù, un giorno in cui farne una scorpacciata è sempre e comunque giustificata, qualunque sia la versione preferita, tuttavia, come si dice, l’uomo saggio coglie più occasioni di quante ne trova………

E allora??

Buon Ferragosto e Buon Appetito.

Antonella De Cesare