Perché Vecchioni.

D’estate ci sono più occasioni per ascoltare musica, vuoi perché trascorriamo più tempo all’aperto, in strutture dove il sottofondo musicale non manca mai, vuoi perché la musica sembra essere in ogni caso la compagna ideale della stagione estiva. Ma al di là dei “tormentoni”, quei pezzi musicali ridondanti, che quasi obbligano al movimento ritmico (almeno delle mani e dei piedi) anche i più pigri sdraiati sotto gli ombrelloni, ascoltare un bel brano musicale è sempre molto gradevole. Ed è sicuramente il caso di Roberto Vecchioni che con le sue canzoni ci ha fatto e ci continua a far sognare. Tuttavia non tutti lo conoscono come scrittore. Ci è sembrato quindi il caso di proporvi il suo “Tra il silenzio e il tuono” per Einaudi, perché da un “paroliere” così bravo a “giocare” con le parole non poteva che venir fuori un piccolo capolavoro da leggere, però questa volta senza essere necessariamente accompagnati dalla musica. 

                                                                             Tra il silenzio e il tuono                                                                                          

Tra il silenzio e il tuono, è quello
spazio senza tempo, quello dell’attesa, del vuoto che puoi lasciare sospeso o riempire del tutto; ed è quello che fa magistralmente l’autore.
Roberto Vecchioni, lui lo riempie di vita, della sua vita e lo fa con l’ironia, la dolcezza e con un utilizzo unico delle parole; perché lui con le parole ha un rapporto d’amore, unico e profondo.
Lui le parole le illumina, le nasconde, le lascia libere di viaggiare, perché ognuno possa trovarci le sue risposte.
Le parole non sono mai lasciate al caso, mai inutili, mai superflue, scontate. Talvolta complicate, talvolta troppo sincere, al punto da lasciarci nudi di fronte all’ipocrisia del nostro andare.
Ed è così che lo scorrere della sua vita, si trasforma in una raccolta di lettere. Scrive al nonno, ma non attendetevi risposte, non ce ne saranno, e forse in realtà non saranno necessarie. Aneddoti della sua vita, amori acerbi ed amori eterni, accompagneranno il suo epistolario.
Ci saranno tempi rapidi, tempi eterni, ci saranno sorrisi strappati alla nostra anima, ci saranno lacrime libere di scivolare senza pudore e senza restrizioni. Ci saranno conflitti irrisolti, ma forse per questo ancora più carichi d’amore. Quando finirete di leggerlo scoprirete di conoscere qualcosa in più di quel “professore di latino e greco” di quel “poeta, cantante, scrittore” che da anni accompagna la vostra vita; ma la cosa che vi stupira’ sarà aver inconsapevolmente scoperto qualcosa in più di voi e questa scoperta credetemi renderà la vostra vita, la vostra estate davvero unica!
Ah dimenticavo, nel libro un tema del “prof”, di quand’era bambino, scritto di suo pugno. Una storia inventata …una fiaba… un’illusione. Un racconto magico, dove è possibile già leggere ed apprezzare la sua grandezza; unico neo il voto: 9…sarà da lì che ha preso il via il conflitto, non con la matematica, ma con l’esimio prof.Scannavino…
Ma questo me lo direte dopo averlo letto.
Intanto buona estate a tutti!

Renata Buonaiuto