CONSORZIO ROMA DOC 

Questa settimana cominciamo i focus sui Consorzi. Sarà il primo di una serie di appuntamenti di cui ci occuperemo nel tempo in questa rubrica, per dare spazio a quelle realtà che grazie all’unione di produttori vitivinicoli, valorizzano territori e vitigni.      Abbiamo scelto il “ROMA DOC”, perché il 26 luglio la guida del Consorzio ha cambiato volto. È stata eletta Rossella Macchia, già General Manager di Poggio le Volpi (Monteporzio catone), cui facciamo un grande in bocca al lupo. Recentemente abbiamo intervistato il presidente uscente, Tullio Galassini, che, ad Only Wine,  evento tenutosi ad Aprile a Città di Castello,  ci ha raccontato di chi ha scelto di promuovere e tutelare i vini della Roma DOC, ovvero il Consorzio Roma Doc.

Cominciamo col dire che, il Consorzio Roma Doc è il quinto consorzio di tutela del vino laziale ad ottenere il riconoscimento, dopo quelli di Frascati, Cesanese del Piglio, Marino e Atina. Da anni ormai si lavora sull’immagine e la percezione dei vini del lazio e di Roma. Tutti conoscono il nebbiolo non tutti hanno assaggiato un Nero Buono. Si pensi al lungo percorso del Frascati, sottovalutato fino a pochi anni fa, e ad oggi in due delle tre DOCG del Lazio con Cannellino di Frascati DOCG e Frascati Superiore DOCG ( La regione qualità conta 27 DOC, 3 DOCG, e 6 IGT.). E’ un po’ il percorso che affronta Roma. Anche qui, forse non tutti sanno che, è tra le grandi città italiane, quella con la maggiore superficie agricola, quasi 60mila ettari, e ha una tradizione vinicola risalente agli etruschi, ma la sua DOC nasce solo nel 2011.                                                                                                                                                                              Come si legge sul loro sito “Il consorzio concretizza il proprio impegno con la tutela del brand Roma Doc, con la valorizzazione della denominazione attraverso la programmazione della produzione, con azioni di promozione mirate alla crescita della visibilità di un marchio simbolo del made in Italy e alla tutela e vigilanza a difesa del consumatore e dei produttori sull’osservanza dei requisiti e del rispetto delle norme previste dal disciplinare di produzione. ”https://www.vinidocroma.it/il-consorzio/.

Noi abbiamo voluto sapere qualcosa in più direttamente dal presidente del Consorzio di Tutela Vini Roma DOC, Tullio Galassini, enologo, che ce lo ha raccontato e presentato.

D: Qual è la storia del consorzio, come nasce?

R: La Doc nasce nel 2011. Il Consorzio, da prima come associazione di produttori nel 2012, per poi fare tutto il percorso  per diventare consorzio nel 2018. Oggi contiamo 52 associati per una produzione di quasi 2 milioni di bottiglie.

D: Chi fa parte del consorzio?

R: Ne fanno panno i produttori che hanno creduto in questo progetto basato sui vitigni autoctoni laziali della provincia di Roma.

D: Qual è l’area interessata?

R: Andiamo da Roma Nord, dal Parco del Veio sino alla parte più cruciale del vulcano laziale di Frascati, comprende i territori litoranei, quelle dei laghi come Nemi, i Colli Albani, i Colli Prenestini e parte della campagna romana,

D: Parliamo del disciplinare, quali sono le caratteristiche?

R: Il disciplinare si basa innanzitutto su due vitigni autoctoni: la malvasia puntinata (la malvasia del lazio), vitigno principe del lazio insieme al bellone, e il montepulciano, che anche da noi, nel lazio, è un vitigno autoctono. Si pensa lo sia dell’abruzzo, ma in realtà era autoctono dello stato della chiesa di cui facevano parte appunto Abruzzo e Marche e di naturalmente Roma.

D: Come si accede al consorzio?

R: Bisogna essere prima di tutto produttori di almeno una delle filiere, dopodiché con una semplice domanda si accede, Per quanto riguarda la quota di partecipazione, per i viticoltori è minima, loro sono il cuore di ogni consorzio, mentre è un pochino più alta per i vinificatori e gli imbottigliatori: Con queste quote andiamo a fare promozione e partecipiamo a tanti eventi. 

D: Quali sono i progetti futuri?

R: Stiamo lavorando soprattutto su Roma perché il nostro progetto per questo quinquennio con l’arrivo del Giubileo è rendere fieri i romani dei vini del loro territorio. Nei prossimi mesi saremo a manifestazioni come Vinòforum, Viniamo, Vitignoitalia a Napoli, avremo poi l’occasione di salutarci a luglio con una manifestazione organizzata proprio dal Consorzio probabilmente presso la Coffee House del Palazzo delle Esposizioni.

E ci rivedremo lì!                                                                                                                                                  Ringraziamo Tullio Galassini per essere stato ai nostri microfoni.                                                                                 Buon Viaggio e Buon Vino!

              Antonella De Cesare