La Sagrantina

Il 6 Luglio 2024 a Bevagna, in provincia di Perugia si è svolta la Slow Walk tra i vigneti al tramonto: La Sagrantina!

La cittadina umbra, già inserita nell’elenco dei borghi più belli Italia, è stata protagonista di questo evento che si svolge lì ormai da tre anni. Una macchina rodata, ideata da quattro amici di Foligno, dell’Associazione Culturale Share, che volevano raccontare una delle eccellenze del loro territorio, il sagrantino, incastonandolo nello splendore dei paesaggi, della natura e delle coltivazioni della loro regione.

Il sagrantino è un vino prodotto dalle omonime uve, autoctone della zona di Montefalco, ricco di tannini, a volte difficili da domare. Veniva utilizzato nelle celebrazioni ecclesiastiche e, forse, è proprio da “sacro” o “sagrestia” che prende il suo nome. Oggi è prodotto nelle versioni “Montefalco Sagrantino” passito, appunto con le uve appassite, e secco seguendo un disciplinare che prevede almeno 33 mesi di invecchiamento di cui 12 in botti di legno, cui seguono 4 mesi di affinamento in bottiglia. Insomma, un vino di grande struttura e spesso di alte gradazioni, sicuramente un’eccellenza umbra.

 “La Sagrantina”, come spiega Greta Sensidoni, Vicepresidente e tesoriera dell’Associazione Culturale Share, “nasce da un desiderio importante, quello di far conoscere uno dei nostri prodotti, che è il Sagrantino, ma declinarlo al femminile e la speranza grande di far capire che il nostro è un territorio meraviglioso”.

Come si svolge?

Tutti convocati entro le 17:30 in Piazza Silvestri per il ritiro di una busta contenente tanti prodotti: pasta, integratori, struccanti, acqua, cantucci.

Dopo i saluti istituzionali e con l’energia e la musica di Radio Gente Umbra, alle 17:45 parte il primo dei tre gruppi, distanziato di circa 30 minuti dal successivo.

Comincia così una passeggiata fatta di salite e discese, in mezzo ai filari, ai campi di grano e di girasoli. Quattro le tappe previste nei 10 km da percorrere e un carnet di 10 bigliettini numerati da usare per le degustazioni di vino e cibo.

La prima tappa, dopo poco più di mezz’ora, è tra i filari, con un banco d’assaggio della cantina Arnaldo Caprai, dove abbiamo scelto un fresco Grechetto da abbinare al panino con carne e verza da mangiare seduti in mezzo alle vigne.

La seconda tappa invece si è svolta in cantina: abbiamo attraversato l’interno dell’azienda Briziarelli e, tra una botte e l’altra, abbiamo ricevuto un piatto di lenticchie e un bao con il Mazzafegato della Valtiberina (presidio slow food) e poi a scelta tra i vini dell’azienda, abbiamo optato per il loro rosato, 85% Sagrantino 15% Sangiovese. Una tappa suggestiva anche per la vista del tramonto, ammirata seduti sul prato, accompagnati dalla musica del dj set lounge di  Radio Gente Umbra.

Gambe in spalle per raggiungere la terza tappa, altra cantina, Terre dei Nappi, con un’ampia proposta. Una sosta solo vino dove abbiamo scelto il loro “Montefalco Sagrantino” per ammirare il calar del sole.

Rientrando, alle porte di Bevagna la quarta tappa si è svolta presso il Frantoio Petasecca Donati dove ad aspettare i pellegrini c’era uno spezzatino accompagnato da una fetta di pane con l’olio e la scelta tra due blend con sagrantino; abbiamo abbinato il Montefalco rosso 2019 della Cantina Adanti fatto con sagrantino, sangiovese, merlot, barbera.

Il percorso degli esploratori termina nuovamente in Piazza Silvestri con dei biscottini all’uva passa e un bicchiere di Ippocrasso, vino rosso speziato di ricetta medievale, servito dallo staff vestito da garibaldini.

Degna conclusione, con il sottofondo del il dj set, sempre di Radio Gente Umbra, un fuori menù: un ultimo Montefalco Sagrantino, decisamente strutturato e tannico, 16.5°, 2019, della Fattoria Milziade Antano.

Un percorso durato quasi quattro ore, che, come ci ha spiegato Federica, socia di Share è così:

L’itinerario è strutturato sulla base delle cantine che desideriamo visitare, scelto per il rapporto di fiducia che abbiamo instaurato con questi produttori e tutte le persone che ci ospitano, dalla cantina, al frantoio, al popolo di Bevagna. Un percorso meraviglioso soprattutto per la gente che viene da fuori per i quali è una sorpresa ogni anno.  La scelta del cibo poi – ha aggiunto Federica –  è fatta da noi insieme ai ristoratori che da sempre ci sostengono. E’ un voler promuovere i prodotti del nostro territorio coinvolgendo anche, cosa molto importante, i presidi Slow Food, perché puntiamo molto sul concetto del vivere lento e del godere di ogni attimo che un territorio come questo può offrire”.

E questo è uno dei motivi per cui partecipano così tante persone, come ci racconta Filippo, anche lui socio di Share:

Ci vengono perché hanno l’opportunità di passare un weekend in un borgo meraviglioso, come quello di Bevagna, e vivere un’esperienza sensoriale, conoscere un paesaggio, un ambiente naturale, degustando eccellenze locali, godendo di 4 ore di benessere, tra situazioni ed esperienze che arricchiscono la persona”.

E anche per loro che la organizzano è un’occasione per una risata tra un bicchiere e l’altro, nonostante le difficoltà, come conclude Federica:

 “La Sagrantina è una grande macchina, ormai, ma di amici, e questo rende tutto più puro, più divertente, goliardico. Si cerca di fare veramente del nostro meglio e speriamo di fare sempre di più. Questo è il nostro obiettivo rimanendo, un gruppo di amici.”

Antonella De Cesare