Il femminicidio, una piaga sociale che sicuramente necessita maggiore attenzione da parte di tutti e non soltanto delle istituzioni. Un tema che va affrontato nei suoi molteplici aspetti a cominciare dal rapporto uomo-donna. È quanto propone “Femminile e Maschile” la giornata di studi prevista a Napoli il prossimo 23 giugno a partire dalle 9.30 nel complesso monumentale di Santa Maria Regina Coeli. L’evento è promosso dall’Accademia Ildegarda che da oltre un decennio è impegnata nella cura e nell’armonizzazione della persona, attraverso la formazione, l’art therapy e il supporto psicologico. Quello del 23 giugno sarà un momento di riflessione a più voci, con competenze diverse. Tra i relatori la dottoressa Gaia Rettura, presidente dell’Accademia Ildegarda, che affronterà il tema della prevenzione, intesa come il ritrovare un dialogo autentico tra uomini e donne. In un’epoca in cui i rapporti tra sessi sono spesso caratterizzati da pregiudizi, diffidenza e desiderio di possesso, l’Accademia Ildegarda si propone di promuovere una visione di bellezza, potenzialità e necessaria complementarità.L’obiettivo è far comprendere che la nostra diversità è una risorsa preziosa e che grazie proprio all’incontro con l’altro, ciascuno può scoprire molto di sé e dell’universo che lo circonda. L’accettazione della diversità è alla base del vivere civile. Non accettarla nella coppia getta le basi per un rapporto quanto meno conflittuale.

Le statistiche sui femminicidi sono purtroppo allarmanti. In Italia, solo nel 2023, si sono registrati più di cento casi di femminicidio volontario, con una media di una donna uccisa ogni tre giorni. Uno degli aspetti più agghiaccianti è che gli aggressori sono spesso persone molto vicine alle vittime, come partner, ex partner, familiari o più semplicemente conoscenti. Questa triste realtà mette in evidenza come il pericolo spesso si annidi proprio all’interno delle mura domestiche. I dati mostrano infatti che la stragrande maggioranza dei femminicidi avviene in contesti di protratta violenza domestica, dove la vittima, per timore di aggravare ancora di più la sua posizione, non denuncia gli abusi e le minacce perpetrate dal suo convivente. 

Affrontare il problema dei femminicidi richiede quindi un approccio multidisciplinare che va ben oltre le promozioni di manifestazioni di protesta, di fiaccolate e quant’altro, sebbene queste ultime siano importanti strumenti per la sensibilizzazione e la mobilitazione dell’opinione pubblica. È necessario prima di tutto saper riconoscere in tempo quei disturbi comportamentali, che spesso si manifestano nelle quotidiane dinamiche relazionali e che purtroppo, a volte per problemi culturali, vengono sottovalutati. La mancanza di relazioni autentiche, sincere, basate sulla reciproca stima può portare a una serie di problemi, tra cui l’incapacità di ascoltare e comunicare efficacemente. In molte situazioni, le relazioni superficiali e la mancanza di empatia possono creare un ambiente in cui la violenza diventa più probabile.

Alcuni punti chiave sono: L’educazione alle emozioni, l’insegnamento di tecniche di comunicazione non violenta e, non ultimo, la formazione sulla costruzione di relazioni sane basate sul rispetto reciproco, sull’uguaglianza e sulla comprensione.

Tanti quindi i temi che verranno affrontati durante l’intera giornata di lavoro e numerosi i relatori:

Il senso del dialogo con l’altro (Gaia Rettura), l’immagine dell’uomo e la donna su un duplice piano, spirituale e psicologico. 

Scritti di Santa Ildegarda di Bingen (Ciro Amato).

Le radici dell’armonia nella cultura sumera (Fabio Migliorini)

La dialettica tra maschile e femminile nella mistica ebraica (Yarona Pihnas).

La riflessione sui dialoghi del Cantico dei Cantici (Antonino Damiano Cirillo), e sull’albero della vita (Anna Gogosi) e il tema della corresponsabilità maschile e femminile come profezia dell’umano (Mimmo e Cinzia Armiento).

Un punto di partenza per un progetto e un impegno culturale e civile rivolto a chiunque voglia costruire relazioni migliori (nella coppia, nelle famiglie, sui luoghi di lavoro e nella società) e sia disponibile a comunicarlo agli altri.

L’incontro è aperto a tutti

Vi aspettiamo!

 

Mauro Galliano