Lo scorso 20 aprile, in una sala gremita della libreria IoCiSto, si è tenuta la
presentazione del libro “Napoli, Mia Madre” di Federica Flocco, edito da Marlin
Edizioni. Per onore del vero, ci sarebbe voluto molto più spazio, vista la grande
partecipazione all’evento.
L’idea di questa guida è dell’editore, Sante Avagliano della Marlin Edizioni, sulla falsa rigadel precedente successo dello scorso anno “Io, la Campania” di Paolo Romano.
Napoli Mia Madre” infatti è il racconto di una città attraverso la vita di una madre, cosìcome, l’autobiografia di una donna racconta il “sé” di una regione nel  volume “Io la Campania”.
Non siamo in presenza di una semplice guida turistica, ma di un racconto affascinante.
Del resto di guide e manuali illustrativi sulla città partenopea se ne contano a centinaia e sarebbe stato inutile, oltreché riduttivo, provare a farne un’altra.
La Flocco infatti ha preferito scrivere di una città attraverso un suo percorso interiore. Si è soffermata su quello, avvalendosi della vita della madre e in particolare la strada in cui entrambe
sono nate: Santa Lucia, nel quartiere che, tra l’altro, è da sempre stato considerato luogo
natale della città. (Pizzofalcone). “Il resto è venuto di conseguenza” dice Federica.
Nel volume, infatti, si alternano: la storia materna, con la sua e del suo rapporto con la genitrice, sullo sfondo di quellacollettiva sottolineata dai luoghi dove si susseguono gli eventi sapientemente raccontati da Federica.
È magistrale il modo in cui viene proposta questa guida turistica, che oltre alla parte
storica ne ha un’altra narrata, e dove tra l’altro, si alternano le vicende di due madri: quella biologica e
quella adottiva. Sin dalle prime pagine, a rapire il lettore è senza dubbio la delicatezza con
la quale l’autrice racconta spaccati di storia personale, senza violarla, ma anzi
arricchendola di particolari, così da incastrala perfettamente con quella vissuta con la
madre e dalla madre. I racconti catturano il lettore, accompagnato quasi per mano, dalla
madre dell’autrice.
Affascinato dalle parole e dalle emozioni, gli sembrerà quasi di essere lì con loro, di vivere
luoghi ed eventi di un tempo preciso, come quello della nascita della madre avvenuta nel
Tunnel Borbonico al riparo dalle bombe della Seconda guerra mondiale. Gli sembrerà
anche di sentire l’odore della polvere gialla del tufo scosso dai bombardamenti, e di
“vedere” i protagonisti delle storie e delle leggende narrate all’ombra di Castel dell’Ovo, o
degli altri edifici prestigiosi della città, come il Teatro San Carlo. Un luogo particolarmente
caro all’autrice, dal racconto del quale traspare tutto l’amore che l’autrice ha per la sua
città. Lo si intuisce dalle parole utilizzate, dai modi pacati e dalladolcezza che caratterizza l’intera narrazione. Una accuratissima ricerca
bibliografica e sitografica accompagna l’emozionante frugare nel bagaglio dei ricordi
dell’autrice che con questo lavoro conferma oltre alla grande sensibilità, il suo amore per
la letteratura e per la sua Napoli.

Federica Flocco è una scrittrice, giornalista pubblicista, oltre che socia fondatrice della libreria “IoCiSto”
per la quale è stata vicepresidente e responsabile delle presentazioni

Buona lettura

Mauro Galliano